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Perché non dare retta a Il Mattino
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Cantone Ticino, ARP, Svizzera, giuditta mosca

Perché non dare retta a Il Mattino

giuditta mosca, data journalism, press-it

www.mattinonline.ch


Il cartaceo della Lega dei Ticinesi, così come la versione online redatta in via Monte Boglia, sono due enormi freni alla crescita e all’emancipazione del Cantone Ticino.
Lo dimostra il fatto che, nonostante Il Mattino della Domenica sia dato alle stampe dal 1990 (e quindi da 27 anni), non ha minimamente contribuito a risollevare le sorti della terra più bella del mondo, caduta in un vortice di contraddizioni e contrazioni, delle quali o è concausa oppure riveste un ruolo del tutto ininfluente, motivo quest’ultimo sufficiente a decretarne la totale inutilità.
La soluzione è invece la prima: il Mattino – in tutte le sue declinazioni – è correo nell’incapacità risorgimentale del Cantone, terra dalle mille opportunità che dovrebbe guardare al mondo in modo più costruttivo, invece di tentare (in modo persino goffo e disonesto) di arroccare i ticinesi confinandoli in un orticello sterile.
Il villaggio è globale, quindi è globale l’economia, è globale l’infosfera, è globale la necessità di guardare all’estero per restare allineati ai tempi, alle necessità e all’innovazione. Quest’ultima ha un modello comportamentale molto semplice:

  • immaginazione
  • connessione
  • selezione

Il processo creativo (immaginazione) necessita, per svilupparsi correttamente, degli strumenti che creano l’ambiente migliore (connessione) affinché si possano adottare le soluzioni innovative che sono in grado di prosperare (selezione).
Sputando odio e considerazioni povere di spirito e contenuti, non si contribuisce a nessuna delle tre componenti e, al contrario, si racchiude il potenziale del Ticino e dei ticinesi (immenso) in un fazzoletto di terra murato, dal cui interno non si può vedere l’orizzonte né ci si può misurare con esso.

www.mattinonline.ch


Oltre ad offrire informazione di parte, scadente e orientata al gossip che accontenta i palati meno sottili, ossia quello in bocca all’elettore medio, Il Mattino è un ricettacolo di notizie raccontate male, di fatti tendenziosi interpretati con un’ottusità mentale al limite del reato e, tra le altre cose, il sito “Bufale un tanto al chilo” (butac.it) lo inserisce nella black-list dei siti di disinformazione, alla voce pseudogiornalismo.
Tutto questo pessimo giornalismo contribuisce all’ottusità del lettore, un pubblico che la redazione non è in grado di gestire, tant’è che sono stati chiusi i commenti agli articoli, così come è stata chiusa la pagina Facebook della “testata giornalistica”.
La stampa deve avere il merito di elevare la conoscenza dei lettori, senza forgiarne i punti di vista ma offrendo agli occhi di chi legge numeri, strumenti e informazioni imparziali per permettere ad ognuno di sviluppare una propria idea usando il proprio potenziale intellettivo.
Del danno che Il Mattino arreca al futuro e all’infosfera, ne parliamo nel prossimo articolo.