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Piccoli paywall crescono
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Piccoli paywall crescono

Per aggirare il paywall del The Wall Street Journal bastava copiare in Google qualche parola di un articolo e, dopo avere cliccato sul primo risultato restituito, ovvero quello contenente l’articolo, questo appariva in chiaro.

Recentemente questa falla è stata colmata, come spiega bene Digiday.

In realtà, anche dopo le ultime stringenti modifiche, il paywall non è poi così blindato perché basta incollare il link dell’articolo sul sito Archive.is per ottenerne una copia in tutta la sua completezza.

Il motivo, probabilmente, sta nel codice sorgente delle pagine web del WSJ.

Archive.is di fatto si limita in modo meccanico a leggere la pagina web indicata, creandone una copia praticamente esatta. Se, durante la lettura del codice sorgente, non trova restrizioni di nessun tipo, arriva fino alla fine del codice stesso, riproponendo così tutto l’articolo protetto dal paywall.

Ingenuo credere che Dow Jones, l’editore del WSJ, non sappia già che il paywall è ancora aggirabile. Sfugge tuttavia il reale motivo per cui è stato chiuso l’accesso agli articoli interrogati partendo da Google senza fallare anche questo bug. Archive.is non porta click al sito dal quale la pagina è stata copiata.

Prima di scrivere questo post, il WSJ è stato informato.