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Il mondo al contrario, rispetto a cosa, esattamente?
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Il mondo al contrario, rispetto a cosa, esattamente?

Il mondo al contrario è un fenomeno letterario, non tanto perché avrebbe venduto già 22.000 copie, quanto per il fatto che chi lo ha comprato non lo ha letto (basta vedere le recensioni su Amazon, ce ne fosse una veramente di senso).

Non potrebbe essere che così, perché il libro – 373 pagine – non dice nulla.

Il mondo al contrario rispetto a cosa?

Per giudicare che qualcosa sia “al contrario” occorre un metro di paragone. Quale sarebbe il mondo in cui le cose vanno nel senso inverso a quello in cui viviamo? Quello ideale di Vannacci e dei suoi adepti? Lo dimostrino.

La questione è quella della teiera di Russell: l’onore della prova tocca a chi sostiene qualcosa. Nella fattispecie, chi sostiene che nel cielo c’è una teiera, deve anche dimostrarlo. Vannacci deve dimostrare che c’è un mondo in cui le cose vanno nel senso inverso. Buona fortuna.

La questione delle minoranze

Non c’è un solo motivo al mondo per il quale una minoranza non possa avere diritto di esprimere sé stessa. Chi dice che i gay non possano avere diritti? E le donne? E i disabili?

Se facessimo differenze di questo tipo e sommassimo (proprio nel senso numerico) tutte le persone che – per un motivo o per l’altro – rappresentano una presunta minoranza si avrebbe una maggioranza, declassando così a minoranza quest’ultima.

La lotta alla divisione, alla catalogazione, alla scissione a tutti i costi porta a una disquisizione meramente dialettica che trova il conforto nelle menti capaci soltanto di dividere il mondo in “bello e brutto”, in “bianco e nero”, in “grasso e magro”, in “eterosessuale o gay”, “eterosessuale o bisex”, “acceso e spento”.

Le visioni facili di Vannacci attraggono soltanto le menti semplici e queste, per vestire i panni del generale anche solo per un momento, sono sì una minoranza.

Quindi, il mondo è al contrario oppure, molto più semplicemente e senza dissezionare ogni cosa, il mondo è come è?

Chi sostiene che il mondo è al contrario deve dimostrarlo (non solo con le chiacchiere) e dovrebbe anche fornire una visione del “mondo nel verso giusto”.