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Ai ladri conviene rubare i cellulari Tim
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Ai ladri conviene rubare i cellulari Tim

Venerdì 27 luglio 2018, di prima mattina, ero convintissima di avere perso il cellulare. L’ho cercato dappertutto, ho provato a comporne il numero per cercare di capire dove lo avessi messo… niente da fare.

Perso o rubato? Dimenticanza o furbizia dei ladri?  Nel dubbio, comodamente tramite il portale web di Tim, ho disabilitato la sim. Qualche ora dopo ho ritrovato il telefono che, ovviamente, avevo messo nell’unico posto in cui non lo avevo cercato la mattina.

Allora ho cercato di usare il portale per riattivare la sim. Niente da fare, si è reso necessario chiamare il 119.

Dopo qualche minuto di attesa mi ha risposto un operatore; sarà stato il caldo, sarà stata la stanchezza del venerdì, il tizio ha fatto di tutto per convincermi che dovessi recarmi presso un negozio Tim per fare riabilitare la sim. Dopo un tira e molla durato qualche minuto si rassegna e riattiva il numero, senza però procedere con una verifica della mia identità. Qui sotto il file audio: nessuna verifica da parte dell’operatore.

Quindi se qualcuno avesse rubato il mio cellulare e avesse voluto riattivare la sim, avrebbe potuto tranquillamente chiamare il 119 e usarlo per i suoi scopi.

Che il customer service di Tim non sia efficientissimo è noto a molti, sui profili social del carrier i commenti non sono sempre entusiastici. Ma che non riescano ad applicare una semplice procedura (descritta qui) è ridicolo e pericoloso.

Ho scritto, poi, a Tim e Agcom.

Tra l’altro è stata proprio Tim che, a metà giugno del 2018, ha chiesto l’intervento del dipartimento di Sicurezza del ministero dell’Interno, della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, della Polizia postale e della Direzione generale per i servizi di comunicazione del ministero dello Sviluppo economico, accusando Iliad di non applicare alla lettera le norme antiterrorismo. (Qui l’articolo completo).

Le perplessità aumentano quando si pensa che i big dell’economia dovrebbero trainare il paese e, in particolare, la sua crescita economica e innovativa. Invece Tim non appare neppure capace di gestire il proprio servizio clienti.

Accettabile e comprensibile che ognuno si affidi al carrier che ritiene più opportuno, magari guardando al prezzo e non al servizio. Un buon modo per esercitare il proprio potere di cliente sarebbe quello di premiare chi si impegna per la crescita del paese.